Calendimaggio, Beltane – 30 Aprile, 1 Maggio

Nella notte fra il 30 Aprile e il 1 Maggio si celebra l’amore carnale e passionale! L’essenza dell’amore.
E’ una notte dalle tradizioni magiche sia in nord europa che da noi.
Ve la racconto un pò è la mia preferita perchè la vita mi ha portato con questa festa ciò che desideravo da tanto.
Beltane (pronunciato ˈbelˌtān) 
E’ la festa che celebra l’inizio della metà luminosa dell’anno, la parola “Beltane” è un termine inglese di derivazione dall’irlandese antico (beletene) che si traduce approssimativamente come “fuoco luminoso“.
Nelle celebrazioni dell’area anglosassone infatti si accendevano i fuochi in onore degli Dei e vi si faceva passare il bestiame per purificarlo, in seguito anche gli uomini partecipavano a questo rituale purificatorio.
Questi fuochi rappresentavano la forza e la passione generatrice di vita e solo alcuni uomini prescelti potevano raccogliere la legna da utilizzare per alimentare questi fuochi.
Venivano raccolti 9 tipi di Alberi Sacri: la Quercia, il Salice, il Sorbo, il Nocciolo, la Betulla, il Biancospino, il Melo, il Tasso e il Ginepro.
Se conoscete l’energia che questi alberi, e il messaggio, che portano con se capirete la potenza di questo momento dell’anno. Se volete saperne di più e lavorare con me con lo Spirito degli Alberi (testandolo e facendosi accompagnare dai nostri amici alberi) visitate le pagine dei miei amati amici Lucilla e Hubert per saperne di più.
I fuochi purificanti di cui vi scrivevo distruggevano i poteri oscuri che l’inverno portava con sè, era una vera e propria pulizia di primavera in cui veniva celebrato l’Amore: L’amore tra la Madre terra e il Grande Dio dei boschi e su questa notte vegliava la grande Dea della Fecondità.
Era tradizione infatti che durante la notte i giovani si addentrassero nei boschi per raccogliere fiori e rami e la mattina successiva entrassero in paese cantando e danzando appendendo i fiori e i rami alle porte e finestre delle case. Che meraviglia, accadesse ancora oggi!!!
Secondo questa “antica usanza” durante questa notte le coppie si amavano liberamente nei campi e nei boschi. Per tale motivo fu una festa molto criticata dalle autorità ecclesiastiche che a tratti ha cercato di abolirla.
 
Il carattere festoso e gioioso di questa celebrazione è comunque sopravvissuto negli anni e nei secoli, nella Firenze dei Medici si festeggiava il Maggio così:
Un carro addobbato che rappresentava il “Trionfo di Amore” sfilava per le vie della città in mezzo al corteo dei fanciulli che portavano i rami fioriti; il coro delle fanciulle durante le soste nelle piazze cantava “Ben Venga Maggio…” ballando intorno al carro in una sorta di sacra rappresentazione
Ben venga primavera,
che vuol l’uom s’innamori:
e voi, donzelle, a schiera
con li vostri amadori,
che di rose e di fiori,
vi fate belle il maggio

Sono molte le rappresentazioni pittoriche dei Trionfi di Maggio, noi ne abbiamo una bellissima al Museo Bandini di Fiesole dipinta da Jacopo del Sellaio su ispirazione dei trionfi del Petrarca: il trionfo assoluto dell’amore sulla divinità e sull’umanità. 

E’ una raffigurazione dall’elevato simbolismo, i miei studi di storia dell’arte qui si confondono con la bellezza dell’emozione che si prova davanti a tali capolavori che con semplicità illustrano concetti carichi di significati e simboli.
Il quadro raffigura il percorso dell’animo umano. Parte dalla Giovinezza, la prima tavola raprpesenta il trionfo dell’Amore in cui tutto è guidato dalla passione intensa e forte.
Il carro che si vede è guidato da cavalli bianchi, il colore della purezza e del candore. i cavalli che corrono veloci al galoppo, come l’amore e la passione, inarrestabili.
In alto sopra tutto cìè Cupido, si mostra nudo senza vergogna, non è coperto da niente che lo protegga, per ricordarci che l’amore non ha vergogna ne paura, non deve nascondersi perchè non teme niente.
Il solo movimento è leggero, libero, impavido sopra al calderone dove divampano le fiamme della passione, ma lui non le teme, non fugge. Ai suoi piedi sono raffigurate tre figure legate, una donna, un uomo e un anziano che simbolicametne rappresentano Venere, Marte e Giove. E una serie di figure schiave della passione amorosa, perchè l’amore può fare schiavo chiunque.
Tutte le altre figure rapprensentate intorno al carro sono in apprensione, si guardano attonro preoccupate e titubanti, spaventate perchè non sanno chi sarà la prossima vittima di Cupido.

le piante sacre:

Agrifoglio, biancospino e sorbo erano le piante sacre celebrate nei culti pagani e celti.

 

Nella nostra tradizione, in Toscana, la Rosa Selvatica rappresenta questa esplosione ed apertura alla vita con la sua bellezza, così delicata ma dal potente messaggio simbolico.

Da sempre considerata il simbolo dell’amore umano ma anche sacra unione nell’amore cosmico, descritta da Anacreonte come  il profumo degli dei, la gioia degli uomini, colei che orna le grazie dell’ Amore che sboccia.

 

La rosa rappresenta un dono di sensualità; il suo profumo ci rilassa e predispone il nostro corpo a vivere l’amore. E’ simbolo di senso estetico, la bellezza attraverso lo splendore della sua forma.

 

Da sempre adorata per la sua bellezza e il profumo dei suoi fiori ma anche guardata con sospetto per il suo tronco ricoperto di spine.

Questi due aspetti opposti e contrastanti, da una parte la delicatezza e il piacere e dall’altra la sofferenza e il dolore fisico, hanno fatto sì che da sempre questa pianta sia associata all’amore tormentato, un amore sofferto, che porta sofferenza fisica tanta è la sua intensità ma che non impossibile rinnegare perché ha comunque la capacità di scaldare il cuore e nutrire l’anima.

 

L'Elisir la Dea dell'Amore

Su prenotazione posso preparare l’Elisir creato da me e da Silvia. 

Il nostro elisir la Dea dell’Amore nasce per celebrare il Tempo dell’Amore;

Oli essenziali di Rosa, Geranio e Ylan Ylang donano note dolci e delicate, calde e equilibranti.

L’elisir di Radice di Rubino e i fiori di Bach creano una miscela dal forte potere rilassante; aiutandoci a percepire tutta la bellezza e la gioia intorno a noi.

Ci incoraggiano ad aprire il cuore all’amore vissuto e passionale, donandoci la fiducia nell’altro; parlano alla nostra anima ricordandoci che dobbiamo amare tutte le volte che c’è Amore.

Il rituale del Calendimaggio

Davanti all’altare chiudi gli occhi e respira profondamente, 

fai almeno tre profondi respiri e richiama a te l’emozione d’amore passionale più forte che hai vissuto.

Con calma, lascia che si presenti a te, in sincerità e assoluta intimità.

Con l’intenzione recati in un bosco.

E’ notte e la piacevole temperatura accarezza i tuoi sensi.

Da lontano percepisci due fuochi (accendi le candele) e il profumo che ti avvolge ti ricorda che l’amore risveglia i sensi e ti protegge dalle energie malefiche.

Amplifica la tua capacità di sentirlo, ascoltalo mentre ti attraversa.

In quel bosco son nascoste le tue più intime sensazioni, i desideri che proteggi, le emozioni che rifuggi. Visitalo questo bosco. A cuore aperto, protetta dai due fuochi che avvampano al centro della radura e dagli animali del bosco che accerchiano la tua energia per proteggerla. Nutriti della loro forza, della forza della notte e della tua più profonda passionalità.

Osservati, sei una donna che vaga libera in un bosco di emozioni.

Osservala. Guarda come si muove nel bosco, guarda se balla, se cammina, se si arrampica, se desidera amare, se ama.

Chiedile di non nascondersi, di affidare con coraggio la tua vita la cuore e di ascoltarlo. Dal silenzio del tuo spazio in lontananza una musica ti raggiunge. Che musica è? Cosa deve raccontarti? Cosa vuole portarti? Ascoltala.

Vivi dentro di te l’amore come se fosse manifesto, rendilo vero e approfitta del calore che porta al tuo cuore per riscaldarti, per sentirti completa. Dentro di te non c’è separazione, non c’è rinuncia e delusione ogni amore desiderato puoi viverlo, ogni storia incompiuta puoi consacrata, ogni sofferenza subita potrai curare se metti te al centro del cuore.

Nel tuo cuore c’è luce e amore per tutti.

Rimani in ascolto, osserva i colori del bosco illuminato dal fuoco accendersi alla luce dell’alba. Bagna con la saliva il pennello e con i colori disegna sul tuo foglio una forma naturale o astratta, accendila dei colori che l’alba ti trasmette e lasciati andare al gesto rituale del disegno.

Al centro lascia un piccolo spazio e con grazia e intenzione scrivi queste parole sacre d’amore infinito per te.

“𝑴𝒊 𝒃𝒆𝒏𝒆𝒅𝒊𝒄𝒐

𝑴𝒊 𝒓𝒊𝒏𝒈𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐

𝑴𝒊 𝒑𝒆𝒓𝒅𝒐𝒏𝒐

𝑴𝒊 𝒂𝒎𝒐

𝑪𝒓𝒆𝒅𝒐 𝒊𝒏 𝒎𝒆”

Respira.

Ringrazia e chiudi soffiando sulle candele il tuo rituale di amore univerale.